venerdì 8 ottobre 2010

ipazia

un po' austera? forse.
"Ipazia nacque ad Alessandria dove fu allevata ed istruita. Poichè aveva più intelligenza del padre, non fu soddisfatta dalla sua conoscenza delle scienze matematiche e volle dedicarsi anche allo studio della filosofia.
La donna era solita indossare il mantello del filosofo ed andare nel centro della città. Commentava pubblicamente Platone, Aristotele, o i lavori di qualche altro filosofo per tutti coloro che desiderassero ascoltarla. Oltre alla sua esperienza nell'insegnare riuscì a elevarsi al vertice della virtù civica.
Fu giusta e casta e rimase sempre vergine. Lei era così bella e ben fatta che uno dei suoi studenti si innamorò di lei, non fu capace di controllarsi e le mostrò apertamente la sua infatuazione. Alcuni narrano che Ipazia lo guarì dalla sua afflizione con l'aiuto della musica. Ma la storia della musica è inventata. In realtà lei raggruppò stracci che erano stati macchiati durante il suo periodo e li mostrò a lui come un segno della sua sporca discesa e disse, "Questo è ciò che tu ami, giovanotto, e non è bello!". Alla brutta vista fu così colpito dalla vergogna e dallo stupore che esperimentò un cambiamento del cuore ed diventò un uomo migliore.
Tale era Ipazia, così articolata ed eloquente nel parlare come prudente e civile nei suoi atti. La città intera l'amò e l'adorò in modo straordinario, ma i potenti della città l'invidiarono, cosa che spesso è accaduta anche ad Atene. Anche se la filosofia stessa è perita, il suo nome sembra ancora magnifico e venerabile agli uomini che esercitano il potere nello stato.
Così accadde che un giorno Cirillo, vescovo della setta di opposizione [il cristianesimo], passò presso la casa di Ipazia, e vide una grande folla di persone e di cavalli di fronte alla sua porta. Alcuni stavano arrivando, alcuni partendo, ed altri sostavano. Quando lui chiese perché c'era là una tale folla ed il motivo di tutto il clamore, gli fu detto dai seguaci della donna che era la casa di Ipazia il filosofo e che lei stava per salutarli. Quando Cirillo seppe questo fu così colpito dalla invidia che cominciò immediatamente a progettare il suo assassinio e la forma più atroce di assassinio che potesse immaginare.
Quando Ipazia uscì dalla sua casa, secondo il suo costume, una folla di uomini spietati e feroci che non temono né la punizione divina né la vendetta umana la attaccò e la tagliò a pezzi, commettendo così un atto oltraggioso e disonorevole contro il loro paese d'origine. "
Vita di Ipazia - Dalla Vita di Isidoro di Damascio, riprodotta nel Suda

7 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

che bella storia!

Amalia ha detto...

Grazie per la storia, bellissima figura Ipazia, come bellissima la tua interpretazione, anche quella di ELena, davvero originale,
brava!

Antonella ha detto...

Eccomi qui Matilda. Prima di tutto ho recentemente incontrato Ipazia in un libro e ora sono felice di averne riletto la sua storia! Molto interessante! La tua Ipazia è bellissima. Non si vedono i suoi abiti, ma siccome ti ho appena conosciuta, non so se tu usi farli o se invece le realizzi nude..

Beedeebabee ha detto...

Hello Matilda! Your dolls are so very charming ... and that was some story!
Have a lovely Sunday! :) Paulette

Anonimo ha detto...

Ciao Matilda interessante il tuo modo di accompagnare la presentazione della bambola che io non trovo austera ma molto sipatica!Brava!

latte di luna ha detto...

Che bella storia!!!!
Ipazia è già diventata la mia eroina!!!!
Ciao Vene

Grazia ha detto...

non conoscevo la storia di Ipazia, ma adesso che ce l'hai raccontata ne sono contenta....
mi piace la tua bambola e mi piace anche la presentazione...volei sapere la mia? Hai una marcia in piu', credici e andrai lontana!!
Ciao!